Blog

Ti piacerebbe frequentare un corso di scrittura creativa? Magari in una location verde, internazionale e poetica come Dublino (patrimonio dell’UNESCO) e, soprattutto, guidato da una scrittrice di grande esperienza? Bene: quest’estate puoi. La scrittrice in questione è nientemeno che Catherine Dunne e noi l’abbiamo intervistata per fartela conoscere in anteprima (anche se siamo certi che tu abbia già letto qualcuno dei suoi romanzi!) e toglierci qualche curiosità.

Tutti i dettagli sul suo corso “Found in translation. La tua voce in un’altra lingua” li trovi seguendo il link.

Cosa le abbiamo domandato? Guarda il video (in inglese), oppure continua a leggere…

La prima cosa che le chiediamo è a suo dire una domanda “very kind” perché vorremmo sapere come mai, secondo lei, i suoi libri sono molto amati. Ci dice che il suo interesse narrativo si concentra sull’esplorazione delle relazioni intime delle vite delle persone precisando che, nonostante spesso si concentri sui fatti “ordinari”

all life are extraordinary (tutte le vite sono straordinarie)

e quindi i lettori possono facilmente, nei suoi libri, riconoscere qualcosa di loro stessi.

Ma più che di lettori, si parla in realtà di lettrici. È un dato risaputo che il pubblico della narrativa è composto principalmente da donne anche se Catherine Dunne ironizza, dicendo di avere

the sneaky suspicious that there are a lot of men who read the novels that their wives or girlfriends or sisters buy (il sospetto che molti uomini leggano i romanzi che le loro mogli o fidanzate o sorelle comprano)!

La narrativa, secondo Catherine Dunne indaga più in profondità la natura umana della saggistica, preferita dagli uomini, e le donne, forse, sono maggiormente pronte, dice, a parlare di quegli aspetti che le storie di narrativa toccano. Non a caso i book club sono frequentati dalle donne che, più degli uomini, si sentono libere di parlare di sentimenti.

Ma qual è l’ingrediente segreto per rendere interessanti storie che, di fatto, sono storie di vita vissuta, di pura quotidianità, a volte? Tutti noi, fin da bambini cerchiamo nella lettura di scoprire “cosa succede dopo”, ci dice l’autrice, e questo è spesso il motore primario che ci spinge a girare le pagine di un libro, perciò un bravo scrittore ne deve tenere conto ma, ci spiega, il suo interesse principale si annida nell’indagare l’archeologia dei personaggi, che, attraverso l’appiglio della trama (e di qualche sorpresa inaspettata), si propone di far conoscere al lettore.

Venendo poi al corso di scrittura che terrà, insieme alla collega scrittrice Lia Mills la prossima estate a Dublino ad un pubblico di italiani, ci incuriosisce sapere quale sia lo scopo di un esperimento di questo genere, che consiste cioè nell’insegnare a cimentarsi con la scrittura in una lingua che non sia la propria. La risposta che Catherine Dunne ci dà è molto affascinante. Dice:

to find our creative voice is almost like learining another language (trovare la propria voce narrativa è un po’ come imparare un’altra lingua)

ma c’è di più: scrivere in un’altra lingua può aiutare chi si cimenta a “sbloccare” la propria creatività. Paradossalmente il fatto che si scrive in una lingua in cui, di fatto, qualche errore è ammesso, visto che non è la propria, può dare una sensazione di maggiore libertà. Il corso, ci racconta poi, avrà anche dei momenti di pausa e di chiacchiere informali, a spezzare l’inteso training della mattina e il tutoraggio del pomeriggio.

Ci buttiamo infine in un consiglio letterario per Catherine Dunne (che ce lo chiede): Eva dorme di Francesca Melandri, e scopriamo con stupore che non solo l’ha letto, ma anche recensito nel suo sito!

Il nostro consiglio di lettura per te? Ovviamente un romanzo di Catherine Dunne. Il suo terzultimo: Quel che ora sappiamo, edito da Guanda (collana Narratori, 394 pagine), che secondo noi ti piace se sei fatto così:

Genere: femmina

Età: dai 30 anni in su

Carattere e stato d’animo: sei riflessiva, pacata e a volte insicura. Certe volte ti fai spaventare dagli imprevisti della vita ma, alla fine, trovi sempre la forza di reagire. Hai voglia di essere compresa, perdonata se serve, e magari anche di una chiacchierata tra amiche!

Libri piaciuti: La metà di niente di Catherine Dunne, Come diventare buoni di Nick Hornby, Il papà della domenica di Claire Calman





Leave a Reply








Libri consigliati

Facebook